15,00 €
Autore: Carlo Mosca
Editore: Genesi Editrice
Formato: libro
Collana: Le Scommesse, 608
Pagine: 120
Pubblicazione: 2020
ISBN/EAN: 9788874147977
Aforismi, pensieri e riflessioni
Prefazione
La poesia di Carlo Mosca si è sempre distinta per la scelta di lemmi meditati – come l’Autore ama definirli – nella concezione di uno specifico linguaggio della Poesia, tale da essere altra cosa dalla comunicazione ordinaria e quotidiana, ma invece da rappresentare una fantastica ricchezza lessicale, costruita senza alcuna ostentazione, ma quasi per germinazione spontanea o necessaria, dovuta al discorso poetico che è pur sempre un passaggio tra le nuvole e nel contempo è anche un encausto cioè una compenetrazione profonda del significato all’interno del significante che lo sorregge, come la pittura che entra dentro la porosità del marmo ovvero infeltrisce le fibre della tavoletta di legno su cui è deposta. Carlo Mosca, come ci confida in quella autobiografia impropria che è l’intera sua poesia, è nato in una famiglia in cui ha ricevuto forti stimoli culturali e artistici ed è divenuto, con la spontaneità di una vita vissuta generosamente e d’impeto, un artista creativo, imprestato sia all’immagine sia alla parola, come un pendolo che oscilla tra due estremi congiunti fra loro dalla stessa traiettoria.
Nuvole è un libro composto da cinquantadue poesie – l’ultima è una composizione grafica in forma di interrogativo sulla malattia che fa da inciampo annichilente alla vita ordinaria – nel corso delle pagine si alternano i temi del ricordo, l’evocazione di passati remoti intervallati a passati prossimi, con contemplazioni trasfigurate delle scene del mondo e con riflessioni meditate di filosofia del quotidiano, qualche consiglio di etica minore che si alterna alle visoni del metafisico, dietro a un angolo inesplorabile o forse presunto, qualche piega mentale, qualche ancestrale incubo antropologico, senza escludere una serena possibilità di approdo della speranza. Carlo Mosca sviluppa una poesia al plurale che apre la corolla dei suoi petali verso orizzonti di eventi lasciati intravedere attraverso il velo delle nuvole. Sono discorsi che demandano alla logica del quotidiano, con arguzie di racconto da cantastorie ovvero da storytelling, talvolta rivestiti di tenerezza di modi ed espressione altre volte capaci di evocare la delinquenza barbaricina, la faida, la balentìa, la desamistade. In altri casi e in altre forme, talvolta, il discorso poetico diviene una riflessione meditativa sul significato ultimo della vita, su un’attesa del limite, un traguardare alla soglia conclusiva del viaggio, senza che manchi una forte carica di nostalgia e di bellezza per la complessità del viaggio umano compiuto, l’eccellenza e anche la vanità dei risultati di prestigio e di affetto costruiti, il tutto nelle nuvole velate che un poco coprono e un poco disvelano i fantasmi della verità in cui l’umanità si consola ovvero si dispera.
Il viaggio di parole è accompagnato dal capolino di volti di donna, icone della bellezza mediterranea celebrate dalla celluloide: ritratti di volti femminili famosi che sono stati simboli di freschezza e grazia femminile, volutamente riprodotti in bianco e nero, come fossero divenuti fantasmi del passato della loro beltà slavata dai colori, un encausto esalato, che lascia tuttavia l’orma indelebile di ciò che è stato e che per sempre continua a essere.
Sandro Gros-Pietro
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8,00 €
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