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Curatore: Sandro Gros-Pietro
Editore: Genesi Editrice
Formato: libro
Collana: Voci dai Murazzi, 8
Pagine: 306
Pubblicazione: 2023
ISBN/EAN: 9788874149261
Aforismi, pensieri e riflessioni
Introduzione del Curatore
La Poesia italiana ha trasceso la qualifica di genere letterario ed è diventata una moltitudine espressiva della letteratura totale. Forse, anche qualcosa di più: è la metafora o meglio ancora la sineddoche che rappresenta il simbolo più completo della comunicazione linguistica. Come la prua rappresenta in sé e per sé l’intera nave che segue appresso, così la Poesia è la visione complessiva di quanto si possa esprimere usando qualsiasi genere della lingua. Narrativa, teatro, giornalismo, saggio, documento e altro ancora: sono la moltitudine linguistica che noi osserviamo contenuta ed espressa nella complessità e nella densità della poesia contemporanea, specie in quella italiana, che come ben sanno i poeti di vaglia del mondo intero, è la Poesia più complessa e più ricca, capace di offrire il migliore nutrimento per la mente e per lo spirito, esattamente come la cucina italiana è nota per essere tra le migliori forme dell’alimentazione umana. Non predomina uno stile o un movimento letterario; non emerge, in spirito egemonico, una teoria ben definita della funzione poetica. Per intendere cosa sia divenuta in Italia la Poesia, bisognerebbe risalire al mito di Okeanòs, il grande Titano che è l’immenso fiume capace di circondare la totalità delle terre emerse, padre dei fiumi del Pianeta, unisce l’universalità delle acque: si ispira sostanzialmente all’amore e alla concordia, è contrario a partecipare a qualsiasi guerra, sia tra gli Dèi sia tra gli uomini, celebra la vita e sovraintende al laboratorio di creazione degli esseri viventi, che derivano dall’elemento acquoreo. Okeanòs è il simbolo completo della moltitudine biologica.
Mutatis mutandis, alla Poesia tocca rappresentare il simbolo della comunicazione, nelle sue differenti forme: dall’aforisma e dai componimenti epigrammatici in distici, al poema complesso, al prosimetro, al dialogo teatrale, all’enunciazione filosofica o scientifica, alla ricapitolazione storica o cronachistica, alla salvaguardia delle forme della tradizione sia aulica sia dialettale, alla testimonianza del quotidiano, alla confessione dell’intimità, all’indagine psicologica e via di seguito. Tutto si tiene. La Poesia raccoglie l’insieme delle acque che trasudano, che zampillano e che dilavano, dai piccoli rii agli immensi fiumi: sono le parole che circondano il continente pangenico emerso dalle tenebre della preistoria e che si chiama Umanità. Tale continente è circondato, permeato, alimentato dalla Poesia, che è il laboratorio primordiale da cui origina ogni forma di comunicazione linguistica usata dall’umanità nel suo complesso.
Gli otto Volumi antologici delle Voci dai Murazzi stanno a rappresentare esattamente questa moltitudine in continua rigenerazione e risveglio di sé stessa, con un andamento naturale di nuove fioriture, fruttificazioni, decadenze e di successive gemmazioni: sono le parole che rappresentano l’anima della comunicazione umana. In una sola parola: è Poesia. Forse, è meglio specificare, che è Poesia italiana, per via che è bene sottolineare la certificazione di origine protetta, che è sempre più maldestramente minacciata dalle inclusioni barbarizzanti, simili al parmigiano prodotto a New York o a Pechino.
Nella scelta degli Autori che lo scrivente ha compiuto, si è cercato di bilanciare fra loro tre importanti criteri di inclusione. Dapprima, quello dell’autorevolezza dello scrittore raggiunta negli anni di appassionato studio teorico della tradizione italiana e di applicazione creativa e innovativa. In secondo luogo, si è sentita l’esigenza di documentare le nuove proposte articolate in movimenti e in formulazioni di poetiche d’attualità elaborate in anni anche recenti. In terzo luogo, si è voluto proporre nuovi talenti, per un sentimento di partecipazione aperta ai confronti e ai reperti collettivi. Alla luce dei tre criteri che sono stati espressi, si è ritenuto di dovere segnalare come autori marcatamente rappresentativi dei settantuno poeti inclusi il vicentino Gianni Giolo, il torinese Livio Bottani, il brianzolo Giovanni Ronzoni, la torinese Elisabetta Picco e la ligure Maria Ivana Trevisani Bach. Ad ogni Poeta sono state attribuite quattro pagine, di cui la prima comprende una scheda biografica riepilogativa del percorso di scrittura compiuto, talvolta volutamente ridotto a un’orma più lieve della morsura lasciata sul bagnasciuga della marina, per volontà esplicita di professione di modestia, imposta dal Poeta stesso; altre volte, la didascalia è più prolissa di una circostanziata cartella clinica, per l’abbondanza delle cronicità poetiche degli scrittori che si sono dedicati – e si stanno tuttora dedicando – con alacrità alla Poesia. Ai piedi della prima pagina di ogni Poeta, lo scrivente ha condensato una riflessione che non ha voluto mai assumere il carattere sussiegoso della critica valutativa pronunciata dai coturni tragici della vox clamans, ma consistente, invece, in una riflessione estemporanea, in una manifestazione di stupore compiaciuto e di sodalità nell’avventura letteraria. Il Poeta, infatti, è sempre convinto di essere chiamato a vivere un’avventura memorabile e a descrivere un miraggio enigmatico e unico, anche quando osserva una goccia d’acqua che cade a terra. La forza della Poesia, in fondo, risiede nella capacità del Poeta di vivere in un riflesso continuo tra la realtà e l’immaginazione, spesso e volentieri fondendole insieme in una soluzione indivisibile.
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Curatore | Sandro Gros-Pietro |
Scarica il PDF delle prime pagine | https://genesi.mediabiblos.it/pdf_incipit//genesi-editrice/voci-dai-murazzi-727106.pdf |
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