Marco Ignazio de Santis, nato a Molfetta nel 1951, è redattore del quadrimestrale letterario “La Vallisa” e collabora a “Vernice”, “Rivista italiana di letteratura dialettale”, “Misure critiche”, “La Nuova Tribuna Letteraria”, “Alba pratalia”, “Risorgimento e Mezzogiorno”, “Rivista di scienze religiose”, “Luce & Vita Documentazione” ecc. Tra i riconoscimenti ricevuti figurano il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio per il 1986, il Premio “Umberto Saba” nel 1989 per la raccolta Uomini di sempre, il Premio “Renata Canepa” nel 2008 per la silloge Lettere dagli argonauti, il “Fiorino d’oro” al XXIX Premio Firenze 2011 per la biografia Un amico di Garibaldi: Eliodoro Spech, cantante, patriota e soldato (Inprinting, Molfetta 2011) e il Premio speciale della critica “Thesaurus” per «Vaghe stelle» e altri racconti (Genesi, Torino 2012). Giornalista pubblicista iscritto all’albo, ha scritto centinaia di elzeviri e pezzi culturali su quotidiani italiani e svizzeri. Alcuni suoi articoli, racconti e poesie sono stati tradotti in serbo, croato, spagnolo, albanese, sloveno, francese, inglese e latino. Nel settembre-ottobre del 2006 ha partecipato, come autore italiano invitato, al 43° International Meeting of Writers di Belgrado.
In poesia hanno visto la luce: Uomini di sempre (Lacaita, Manduria 1984); Libro mastro (Levante Editori, Bari 1991); Jesen u srcu [“L’autunno nel cuore”] (Naučna Knijga, Belgrado 1992, traduzione di Dragan Mraović); Lettere dagli argonauti (La Vallisa, Bari 2007) e Dal santuario (prefazione di Neuro Bonifazi, Edizioni Helicon, Arezzo 2014). Risultano dispersi in riviste, collettanee e antologie racconti umoristici, fiabe, limerick e poesie ironiche e satiriche, come Divagazioni sul tema (1986), Tre “nugae” (1989), Intellettuali d’Italia. Ritrattini malthusiani (1991) e Cose & cosi del Sud. Ritrattini malthusiani (1995). In veste di critico letterario ha al suo attivo i polemici saggi critici di Periferia centrale (Levante Editori, Bari 1990), la crestomazia La poesia in Puglia (Forum / Quinta Generazione, Forlì 1994, con Daniele Giancane), lo specimen Puglia: una poesia di frontiera, apparso nel volume Vertenza Sud (Besa, Nardò 2001, curato da Giancane), l’analisi storico-critica Ferenc Molnár e “I ragazzi della via Pal”, uscita nei manuali universitari Rileggere i classici (Edizioni Pugliesi, Martina Franca 2006) e Jo, David & Lo Zio Tom (Gagliano, Bari 2013) a cura di Giancane, e le Integrazioni alla “Letteratura del Novecento in Puglia” (“La Vallisa”, n. 82-83, 2009, pp. 7-17).
Col filologo Vincenzo Valente ha curato la “Collana di arti e mestieri tradizionali pugliesi” e compilato il Lessico botanico molfettese. Storia – Tradizioni – Etimologie (2014). Ha diretto le riviste “Studi molfettesi” (1996-2000) e “Report” (2005-2009).
Ha scritto alcune centinaia di lavori di storia, etnografia, dialettologia, linguistica e critica letteraria.
Tra le ultime opere figurano la 2a edizione di Molfetta nella descrizione di viaggiatori del Settecento e le vicende della nitriera borbonica al Pulo (La Nuova Mezzina, Molfetta 2010, col grafico Pasquale Modugno), la curatela del volume Gaetano Salvemini: una vita per la democrazia e la libertà (Ass. Finocchiaro – Centro Studi Molfettesi, Molfetta 2010) e W Salvemini. Le elezioni politiche del 1913 nei collegi di Molfetta e Bitonto (Aracne, Roma 2013).
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