Piero Gai nasce a Feltre (Bl) il 27 maggio 1966. Giornalista (vincitore del premio Carnia Alpe Verde per il giornalismo di denuncia su temi ecologici), traduttore, studioso e ricercatore della prima guerra mondiale sui cui campi di battaglia recupera e restaura le memorie storiche. Ha iniziato la propria attività di scrittore a metà degli anni ’90, nel filone fantascientifico del quale era stato appassionato lettore, durante l’adolescenza, attingendo a piene mani alla biblioteca paterna. Passato poi al Gotico, sulle orme del maestro H.P. Lovecraft, ha iniziato a riscuotere l’interesse di lettori e giurie di tutt’Italia, aggiudicandosi i primi concorsi letterari e realizzando l’antologia Nascosti nel buio, con le classiche ambientazioni del New England statunitense trasferite integralmente in provincia di Belluno. Il passaggio al tema della grande guerra è stato quasi inevitabile, di fronte alla considerazione che, oltre a quanto realizzato dal maestro di Providence, non si poteva andare. La pratica di esplorazione e ricerca lungo le prime linee del conflitto (abita infatti a pochi chilometri di distanza in linea d’aria dal massiccio del Grappa) ha fornito il materiale per il repentino cambio di direzione letteraria, divenuta ormai definitiva. In fase di completamento, sta per essere affidato alle stampe il volume Il piccolo inferno in terra (Monfenera, 1917), dedicato alla prima fase della battaglia d’arresto post Caporetto nella conca di Alano di Piave, tra le provincie di Belluno e Treviso, testo corredato da ampia silloge fotografica di strutture, attrezzature e materiali rinvenibili ancora oggi nel teatro dei combattimenti.
Tra le altre opere, un cenno merita La dolcezza atroce dell’amore, antologia dei Carmina di Catullo in edizione critica con testo latino a fronte, pubblicata nel 2013.
Nel 2015 pubblica il testo Triveneto tra storie e leggenda, che ha vinto il Premio I Murazzi 2013 di Torino.
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