Le mie poesie sono “affezioni dell’anima”, brevi epifanie, un attimo che attraversa il tempo, silenzi, sogni, ricordi, piccoli idilli sulla bellezza della natura. Sono per me una sonanza, l’ascolto di un Dire che riflesso da un’emozione si fa ritmo. Una traccia, una parola evanescente che r-invia a un altrove.

Silvia Marzano
 

 

La Marzano si rivolge alla poesia come fosse un piú-che-linguaggio cui affidare il suono indagativo dell’alterità, per dire l’inafferrabile e la luce, pur sapendo che ogni tentativo non può che tornare indietro elusivamente, ma in un lucore di tracce e di cifre.

Sandro Gros-Pietro

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