Franca Olivo Fusco ha descritto una traiettoria ellittica di studio e anche di scrittura saggistica, che sembra avere avuto sostanzialmente due centri di gravità: precisamente, il cinema e la poesia. Come accade nella danza di una coppia bene affiatata, è difficile dire quale delle due muse conduca l’altra; forse, altrettanto si potrebbe pensare circa il rapporto di affezione e di condivisione che la scrittrice e poetessa ha sempre avuto sia con la Poesia sia con il Cinema. Tuttavia, al cinema, la scrittrice ha dedicato incontri, articoli e saggi; altrettanto ha fatto con la poesia, ma in aggiunta ha vissuto la poesia anche come poeta di riconosciuto valore, premiata in una pluralità di occasioni, mentre non ha fatto altrettanto con il cinema, come toccò in sorte a Pier Paolo Pasolini e a Zanzotto.

Il libro Il cinema fonte d’ispirazione per i poeti è una puntigliosa rassegna, che diviene anche un prezioso strumento enciclopedico, in quanto fissa nella memoria del lettore le occasioni in cui un poeta prende spunto dal mondo favoloso della celluloide per ispirarsi o per esaltare la luce artificiale dei riflettori, che quasi paiono ispirare alla pari la visione luminosa e amorosa del mondo, fatta dal “Sol e delle altre stelle”, con cui si conclude la Commedia.

Sandro Gros-Pietro

Anno Edizione

Mese Edizione

Settembre

Autore

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