Premessa dell’Editore

Provo un sentimento di devozione e di riconoscenza verso Gino Pastega per la pubblicazione di questo composito libro di Poesia, In cerca di un presagio – La grande Matrioska, che quasi costituisce un’attribuzione di eccellenza rivolta al mio quarantennale lavoro di editore. Gino Pastega è sicuramente uno degli autori più significativi del nostro Paese: è una voce inconfondibile che risuona tanto armoniosa quanto autorevole nella laguna di Venezia, ove si celebrano raffinati simposi di poeti e riunioni conviviali di scrittori che giungono da ogni parte d’Italia e dall’estero per abbracciare l’autore della grande Matrioska.
Gino Pastega mi ha sempre affascinato per la sua lirica soggettiva inimitabile, che poggia sull’unica corda dell’autoreferenzialità del proprio io di poe­ta, ma con la prerogativa che Quel Poeta, seppure abbia una chiara autobiografia alle spalle con in­dicazione dei luoghi e dei tempi natali, diviene un’anima che compie un continuo transumanare in espansione verso la temperie dei secoli che co­stituiscono la storia intera dell’umanità, ma ancora si spinge oltre nell’evoluzione delle ere che de­scrivono la storia del Pianeta, e ancora travalica nei più lontani confini dell’Universo, in una visione astrofisica, in un mare astrale di onde gravitazionali che deformano il tempo e la misura del nostro essere, la nostra nullità fisica e la nostra grandezza spirituale.
Poeta di altissima concezione lirica, Gino Pastega vive la poesia come un discorso epico ed eroico, sotteso al confronto fra la fralezza dell’uomo, così ansioso di eternità, e la dimensione schiacciante e infinita del Nulla che si squaderna per gli spazi immensi dell’Universo, e che appare come il tem­po eterno di chi non possiede la nozione del tem­po. In questa splendida assurdità si colloca la follia illuminata della sua inimitabile poesia, così pienamente umana e personale, ma anche così generosamente universale e votiva.

Sandro Gros-Pietro

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