Presentazione

L’Avvocato del Purgatorio è un libro scandito in undici racconti, cui si aggiunge una sorta di riflessione conclusiva in chiave di amaro epilogo, dedicato all’amministrazione della giustizia esercitata in Italia, nei tempi attuali. Lo stile letterario scelto da Marco Lamberti – che è un principe del Foro, sia penalista sia civilista – è quello del romanzo popolare, caratterizzato dall’accavallarsi di vicende, personaggi, intrighi, furbizie, ribalderie, in coabitazione con atti di sapienza giuridica, corretta deontologia professionale e generosa umanità. Si tratta di un mixaggio di tanti elementi diversi, che concorrono a modellare un’unica rappresentazione di insieme, sapientemente elaborata dallo scrittore. Potremmo parlare di insalata russa, come piace dire a noi italiani o di olla podrida, come preferiscono dire gli spagnoli. In effetti nel libro, l’Autore evidenzia in modo particolare il carattere dell’ingegnosità faccendiera tipica degli italiani e del comportamento manieroso e spagnoleggiante tipico degli iberici. Sostanzialmente intervengono tre generi di protagonisti: in primo luogo ci sono magistrati, cancellieri e forze dell’ordine, preposti a far funzionare la Giustizia; in secondo luogo, ma con una funzione centralizzata rispetto alle dinamiche dei percorsi, ci sono gli avvocati, una specie protetta dalla legge, ma tutt’altro che in estinzione, anzi determinata a giganteggiare il loro ruolo di lubrificazione e di flusso degli ingranaggi giuridici; in terzo e ultimo luogo, ci sono i peroranti della giustizia contrapposti ai loro antagonisti, i fautori delle prevaricazioni e della violenza, nella perenne lotta fra guardie e ladri. Tuttavia, il libro non è mai giocoso e non propone affatto un ludibrio adolescenziale; anzi è dantescamente cavernoso e cupo, seppure nel risvolto della commedia e giammai della tragedia, come piacque fare al Fiorentino, cui tutti ci adeguammo, compreso Marco Lamberti. L’avvocato del Purgatorio è emulo del Commissario Maigret, inventato da Georges Simenon: un uomo illuminato dai ragionevoli paradigmi dell’umanità variabile in situazioni variabili, ma come l’ago della bussola non perde mai l’orientamento verso il Nord, consistente in un criterio di equità e di rispetto salomonico tra i diritti e i doveri delle parti in causa.
C’è il pretore che astutamente convoca due sopralluoghi delle parti in causa a 1.600 metri di quota sopra Champoluc in Val d’Aosta, in mezzo alla neve ai primi dell’anno nuovo, per mortificare e per sedare la bellicosità irragionevole di due proprietari di pascoli montani. C’è un imputato incriminato dai giudici d’assalto dei processi di Mani Pulite, che nomina e che testimonia a carico di questo e di quell’altro individuo, che non ha mai conosciuto, ma che li accusa come facitori di non si sa quale reato, siccome glielo insinua il giudice, purché non debba finire lui in galera; c’è un drogato che prima viene spedito in carcere dalla stessa donna, la quale successivamente lo libererà dalle accuse, per intervento di Cupido, angioletto dell’eros irresistibile; c’è il marito che tradisce la moglie con una giovanissima studentessa neo laureata, ma si farà mettere in gabbia dalla moglie, capace di riprenderlo all’amo della concupiscenza erotica; c’è la perizia dell’Avvocato del Purgatorio, che saprà riscattare i diritti della giovane vedova cui sono stati uccisi da un pirata della strada il marito e un figlio, ma con un risvolto da coda del diavolo da parte della Corte di Cassazione. Le undici storie non devono essere tutte riassunte, perché è troppo divertente per il Lettore andarle a leggere senza ricevere una pregiudiziale istruzione per l’uso. Ma è impossibile non segnalare il pezzo di bravura narrativa e di specifica attualità tematica sviluppata da Marco Lamberti nel racconto Una morte annunciata. Già il titolo richiama alla mente il famoso libro del Premio Nobel García Márquez, Cronaca di una morte annunciata, ma la trama ha l’epilogo opposto, perché la vittima è la donna sedotta e non più il seduttore, come in realtà avviene nella stragrande maggioranza dei casi giudicati dalla legge, inerenti vicende di femminicidio.
Marco Lamberti unisce la perizia dell’uomo di legge alla facondia dell’uomo di lettere e costruisce un ritratto d’attualità dei delitti e delle pene, che non risparmia critiche a nessuno, ma che anzi fornisce, come già si è detto, l’indicazione per un orientamento conclusivo dei valori della libertà, della giustizia e dell’umanità: come si è detto, L’avvocato del Purgatorio è un cugino primo del Commissario Maigret.

Sandro Gros-Pietro

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Settembre

Autore

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