PREFAZIONE

L’obiettivo primario della poesia di Lorenzo De Micheli si colloca nell’individuazione e fortificazione di due fondamentali capacità degli esseri umani: l’ingegno di sapersi adattare alla mutevolezza delle condizioni di vita e la bravura di sviluppare un’incrollabile resistenza sia agli eventi traumatici sia alla silenziosa e inevitabile erosione del tempo, sviluppan­do una continua forza di rinnovamento rivolta in primo luogo a sé stessi, ma poi anche al consesso sociale in cui si è inseriti. Ciò detto, sembra di avere esposto il nocciolo duro della ricerca della felicità, che è anche il titolo programmatico di una bellissima pellicola, uscita quasi una ventina di anni or sono e presto divenuta un film cult universalmente apprezzato, proprio perché risponde all’obiettivo di fortificare le due principali virtù da tutti ricercate: l’adattabilità e la resistenza.
Si inserisce nel filone della poesia di contenuto etico, con intenti di rappresentazione e di indagine sociale, psicologica, artistica e letteraria, questa raccolta di oltre cinquanta testi, Spruzzi di vita anestetizzata scritta da Lorenzo De Micheli, che è scrittore amante del meticciato alla Georges Moustaki, le métèque per antonomasia, un poco poeta e un poco musicista, un irrimediabile straniero, che si abbevera ad ogni fon­te, ma che sempre pareggia i conti fra ciò che prende e ciò che dà, tale da suscitare un sentimento di naturale empatia, per la capacità di porsi nei panni di tutti e in cui tutti trovano facile identificarsi. Il poeta racconta la sua esistenza di lupo ferito dai tanti guasti che la vita impone, ma mai domo perché ha capacità di adattamento e di resistenza, anche se è consapevole che: Lei sola mi vince. Il sipario poetico si apre su questa ammissione di trionfo della donna amata, anche perché, per un uomo che sia veramente virile, essere vinto dalla donna non è mai una sconfitta, ma è la più dolce sottomissione immaginabile. Come dice il titolo della raccolta, le manifestazioni della vita vanno anestetizzate ossia vanno ridotte in modo tale che non creino più dolore o per lo meno che siano sopportabili.
I testi sono adatti ad essere cantati in musica, con versi brevi, frequenti ricorsi alla rima o all’assonan­za, in modo da marcare il ritmo armonico delle for­me, fornire la sensazione del rondeau. Del resto, nei testi c’è un richiamo ricorrente a musicisti e cantanti, basti fare l’esempio di Live at Whiskey a Go Go, dei Cold Metal, dell’Hard Rock. Tuttavia, non mancano gli appoggi citazionali offerti anche a poeti contemporanei – tra cui il ligure Luigi De Rosa – e a studiosi delle facoltà umanistiche, come lo storico Alessandro Barbero.
Una delle tematiche più importanti dell’intero volume è l’insistita ricerca di un linguaggio poetico che sappia esprimere in modo autentico e profondo i contenuti e le manifestazioni di una vita libera e vera, in una parola autentica ossia affrancata dai condizionamenti delle mode e dai meccanismi di omogeneizzazione delle masse. Ne deriva che l’espressione poetica adottata da Lorenzo De Micheli non sempre segue i canoni catechistici della lingua comune usata, e non sempre sono rispettate le regole di congiunzione e di coniugazione di vocaboli e di verbi, ma al loro posto il Poeta propone delle significazioni per salti e per fratture, quasi volesse fare un’eco di memoria con le parole in libertà proposte da Filippo Tommaso Marinetti nel suo Manifesto del Futurismo, apparso e diffuso all’inizio dello scorso secolo, dapprima in Italia, ma poi in tutta Europa, massimamente in Russia e anche in America.
La poesia di Lorenzo De Micheli è una rappresentazione a specchio della nostra società moderna, sostanzialmente connessa sui temi superficiali della forma e degli aspetti esteriori forniti dai mass media, ma disconnessa nella profondità dei rapporti tra le diverse parti costituenti della realtà sociale e culturale delle società cosiddette progressiste ed avanzate, nelle quali trionfano solo le apparenze dettate dalle mode e dai comportamenti generalizzati, ma si perdono oppure svaporano i valori profondi dell’esistenza, per cui diventa importante sapere esprimere una manualistica di consigli poetici del buon vivere, in modo che gli sprazzi di vita che si riescono ad avere siano il più possibile anestetizzati dalle manifestazioni croniche di dolore esistenziale oggi così diffuse.

Sandro Gros-Pietro

Dimensioni 20,5 × 13,5 × 6,6 cm
Autore

Anno Edizione

Mese Edizione

Gennaio

Collana

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