Franca Alaimo vive a Palermo.
Esordisce come poeta nel 1989 con Impossibile luna (Antigruppo siciliano, con prefazione di Nat Scammacca). Collabora per anni con Pietro Terminelli nella redazione della rivista L’Involucro. Seguono le sillogi: Lo specchio di Kore (ed. Tracce), Il giglio verticale, prefato da M. G. Lenisa; Il luogo equidistante con l’editore D. Cara, tutti segnalati dalla giuria del Premio Montale; e nel 1999 Il messaggero del fuoco (con la rivista palermitana Spiritualità & Letteratura) che le vale la quarta segnalazione da parte della stessa giuria. Alcuni suoi testi poetici sono pubblicati sul numero di Maggio 2000 della rivista Poesia (ed. Crocetti) per la rubrica Donne e poesia curata da M. Bettarini. Nello stesso anno pubblica Samadhi (ed. Bastogi), finalista al premio “Anna Borra” e vincitrice nel Giugno 2001 del premio E. Dickinson.
È inserita in numerose antologie, tra le quali A mio padre, curata da L. Luisi per la Newton Compton (2007).
È autrice del romanzo breve L’uovo dell’incoronazione, vincitore del premio bandito nel 2000 dalla casa editrice Serarcangeli. Nel 2002 esce Magnifici dispetti (ed. E. Miano), con un lungo saggio di N. Bonifazi e nello stesso anno il poemetto Giorni d’aprile introdotto da R. Perrotta. Nel 2003 pubblica un saggio sulla scrittura di Domenico Cara: La firma dell’essere. Intanto traduce dall’inglese due raccolte poetiche del poeta Peter Russell: Le lunghe ombre della sera (ed. Il foglio Letterario) e Vivere la morte (ed. Paideia). Nel 2005 esce un saggio critico sulla poesia di Tommaso Romano: Le eutopie del viaggio (prefazione di D. Rondoni) con l’editrice Vallecchi, e un libro di poesie: Lo splendore imperfetto (ed. Thule, con prefazione di F. Loi). Nel 2007 pubblica un altro saggio: La polpa amorosa della poesia, con introduzione di D. Maffia, sulla scrittura di Gianni Rescigno (ed. Lepisma). Collabora, intanto, con la rivista Spiritualità & Letteratura (ed. Thule di Palermo, diretta da T. Romano) e con altre. Del 2007 è un’antologia di testi in poesia e prosa e di disegni dedicati all’autrice da 36 tra poeti ed artisti italiani, intitolata Dediche a Franca; ed un nuovo libro di poesie Corpo musico (ed. Il Bisonte, con due disegni di Brunetta Gherardini), che due anni dopo riceve il premio “Rodolfo Valentino”, Torino. In quell’occasione le Edizioni PulcinoElefante pubblicano alcuni suoi versi commentati dagli “ori” di Luigi Mariani. Nel 2009 pubblica la silloge Amori, amore (ed. La lampada di Aladino, Palermo, premio torinese “I Murazzi” promosso dalla casa editrice Genesi), e un saggio critico Una vita come poema (ed. Lepisma) sulla poesia di Luciano Luisi. Entra nella redazione della rivista on-line “La Recherche” (diretta da Roberto Maggiani e Giuliano Brenna), dove ha pubblicato tre e-book: Una corona di latta e Annunciazioni (sillogi poetiche) e un epistolario: Dalla Normandia alla Bretagna. Nel 2010 esce un libro di poesie, dedicato alla poetessa Alejandra Pizarnik, Alejandra es aqui, con Editorialdeloimposible, Genova, a cura di Alessandro Prusso e Raffaello Bisso. L’anno successivo in 50 esemplari firmati e numerati esce la breve silloge 7 Poesie, con una pregevole incisione di Vincenzo Burlizzi (ediz. Il Bisonte). Nel 2013 Lieto colle edita Sempre di te amorosa dopo la pubblicazione, nel 2012, di alcuni testi nella rivista Poesia di Crocetti, commentati da Maria Grazia Calandrone.
È presente in: Insulari. Romanzo della letteratura siciliana, di Stefano Lanuzza ed in altre storie della letteratura italiana ed in moltissime antologie. Ha scritto centinaia di prefazioni, post-fazioni e recensioni per numerosi autori contemporanei. Hanno scritto sulla sua attività poetica molti critici e poeti italiani e non, con alcuni dei quali scambia da anni un’intensa corrispondenza epistolare. Ancora inedito il romanzo d’ispirazione autobiografica: Ai piedi del tuo corpo narrante.
Cosa risolve una guerra?
Cosa risolve una guerra?
Nessuno può ormai rimanere silenzioso.
L’addolorata in me non conobbe riposo
né davanti al mare calmo e sereno
né dentro le parole simili a brezze
che soffiano senza nulla disperdere.
Non vidi nemmeno, occhi desolati,
le bocche che le pronunciarono.
Ma quando nei versi di Kabîr
si alzò la luna bianca
si aprì finalmente uno spiraglio
e l’anima volò
seguendo il cordone ombelicale
che sposa la Terra al Paradiso.
Arafat ha trascorso la notte
a lume di candela.
E non ha chiuso occhio.
Tiene in tasca
un uovo portafortuna
sul tavolo una mitraglietta.
Fuori una dolce nebbia di latte
ammanta la collina: RAMALLAH!
L’amore è solo nostalgia.
(da Giorni d’aprile, Editrice Biblioteca della Terra di Thule 2002)
I commenti sono chiusi