Eugenio Fabbri, nato a Subbiano (Ar) nel 1919 e morto a Torino nel 1990, ha attraversato la seconda guerra senza essere chiamato al fronte grazie al suo essere iscritto a Magistero e poi all’impiego presso il Ministero di Grazia e Giustizia. La guerra tuttavia incrina definitivamente la possibilità di proseguire gli studi, e subito dopo la sua fine il giovane mette su famiglia. Fin da quegli anni si diletta con la scrittura: racconti per ragazzi e poesie, alcune delle quali vengono pubblicate su L’unità; il testo per il teatro Castighi senza delitti vede la pubblicazione nel marzo 1959, a seguito della segnalazione al Concorso Nazionale Gastaldi 1958 per il Teatro. La ricerca intellettuale proseguirà instancabile a fianco del lavoro impiegatizio, della famiglia e dell’attività politica, condotta con impegno per molti anni. La passione per la scrittura potrà manifestarsi pienamente al momento del pensionamento, avvenuto nel 1976, data da cui parte la stesura di questo libro, L’uomo alla finestra, che richiederà anni di incubazione e di riscrittura.
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