Carlo Mosca è nato a Terni nel 1933.
Si diploma al liceo classico “Tacito” della sua città nel 1952. Trasferitosi a Milano frequenta la facoltà di giurisprudenza all’università Cattolica del Sacro Cuore. Contemporaneamente inizia la sua attività nel campo del teatro (figlio d’arte), della pittura, della poesia.
Agli esordi con Franco Molè, con i Dialoghi di F. Kafka, prima mondiale al teatro Valle. Nel 1963 inaugura la prima personale d’arte astratta (informale) tenutasi a Terni dopo l’unica collettiva del dopoguerra avallata peraltro da Corpora e Leonardi.
Nel 1964 si trasferisce in Sardegna lavorando alla filiale Olivetti nel settore degli arredamenti d’ufficio.
Ha diretto gallerie d’arte e ha lavorato per anni nel campo della grafica pubblicitaria e del design. Dal 1995 è tornato in Umbria dove vive a Poreta di Spoleto.
Hanno scritto di lui per la poesia N. Caprarelli, G. Politi, M. Valeri, L. Limongelli, G. Bassani, D. Anastasi, A. Presenzini Mattoli, M. Brigaglia, M.G. Lenisa, S. Allegrini, S. Gros-Pietro, G. Ladolfi, M.A. Mosèle, D. Roberti.
Per la pittura: Stanis Dessy, Virgilio Coletti, Franco Molè, C. Poletti, G.P. Mercuri, F. Fatati, T. Ledda.
Ha pubblicato L’attesa, Gastaldi editore; Domani infinitamente, Chiarella editore; Bianco ribelle e Barabàttule, Bastogi editore; S’andira, Frammenti, Giallo cenere e Nuvole per Genesi Editrice.
Alcune poesie sono inserite nell’antologia Poesia Umbra Contemporanea, Capitoli editore e Linea Umbra, Carucci editore.
Più recentemente nell’antologia Il Calamaio, Book editore, 2007-2009 e in Vernice 33/34, Genesi Editrice.
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